Da moltissimi anni si attendeva una legge che facesse ordine nel variegato e sempre più ampio mondo degli enti non profit italiani per accrescerne trasparenza e affidabilità e per dotarli di nuovi strumenti operativi ed incentivi. Il nuovo Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117 del 3 agosto 2017) tra non molto entrerà realmente in vigore grazie alla prossima approvazione degli ultimi decreti attuativi, al nulla osta sulla parte fiscale da parte della UE e soprattutto all’imminente istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) che per la prima volta riunisce in un unico elenco pubblico tutti gli organismi del Terzo Settore presenti in Italia.
La riforma in ogni caso non definisce il campo di tutto il mondo non profit ma ne delimita solo la parte normativamente definita come Terzo Settore. All’esterno quindi continueranno ad esistere altri organismi privati con finalità non lucrative che per fisionomia statutaria, attività esercitata o libera scelta continueranno ad esercitare la propria attività fuori dal perimetro della enti normati dalla riforma.