L’economia privata è radicata nel mercato inteso come spazio nel quale realizzare su base sinallagmatica (cioè con rapporto di interazione reciproca tra prestazione e controprestazione, do ut des) gli scambi economici di beni, servizi e strumenti finanziari riguardanti sia la valorizzazione/monetizzazione della produzione (output) che il reperimento delle risorse produttive (input). Quest’area economico-istituzionale viene talvolta impropriamente identificata con il mercato stesso, confondendolo così con il luogo in cui nelle economie di mercato in realtà tutti e tre i settori (Stato, Economia privata e Non profit) possono accedere per scambiare beni e servizi, pur agendo ognuno nell’ambito delle proprie specifiche finalità e modalità operative.
Questo settore alimenta il capitale economico della società, ossia le sue basi produttive intese sia in termini fisici che in termini di conoscenze per la produzione eminentemente orientata a soddisfare le necessità e le possibilità materiali dell’uomo.
Nonostante tutte le attività ricomprese in quest’area si muovano all’interno del medesimo orizzonte (produzione e scambio di beni e servizi a fini lucrativi) esse possono essere organizzate e condotte con le modalità più varie:
- modalità di esercizio:
– individuale (impresa individuale, società unipersonale, lavoratore autonomo)
– collettiva (società di capitali, società di persone, associazioni tra professionisti) - forma dell’organo amministrativo:
– individuale (amministratore unico)
– collegiale (consiglio di amministrazione) - controllo dell’impresa:
– dei lavoratori (cooperative)
– degli apportatori del capitale di rischio (società) - distribuzione del profitto (lucro soggettivo):
– limitata (società cooperative e imprese sociali)
– illimitata (tutte le altre forme di impresa) - responsabilità patrimoniale:
– limitata (società di capitali, anche unipersonali)
– illimitata (società di persone e imprese individuali) - forma del lucro soggettivo:
– in opportunità economica (cooperative di consumo di produzione)
– in lucro pecuniario (tutte le altre tipologie di impresa) - regolamentazione:
– lavoratori autonomi disciplinati o meno da ordini professionali
– attività di impresa soggette a specifiche normative di settore e segnalazione certificata di inizio attività - organizzazione:
– presente/rilevante (tutte le attività d’impresa)
– assente/irrilevante (piccoli lavoratori autonomi).
Dalla combinazione tra la componente organizzativa ed il tipo di attività esercitata nasce la distinzione più importante, almeno nella diritto italiano: quella tra le attività condotte in modalità di IMPRESA e quelle in forma di LAVORO AUTONOMO.