Il lavoratore autonomo è una persona fisica che si obbliga a compiere dietro compenso un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti di un committente. A differenza del lavoratore subordinato, il lavoratore autonomo è presente direttamente sul mercato senza dover servirsi dell’intermediazione di un’impresa.
Nella nostra legislazione, sia che prevalga la componente estrosa o talentuosa (tipica dell’artista) che quella concettuale (tipica del professionista), il lavoro autonomo si caratterizza per la preponderanza della capacità personale rispetto a quella organizzativa che invece è propria dell’imprenditore. Molte attività, peraltro, possono ricadere sotto la tipologia di impresa o di lavoro autonomo proprio a seconda della modalità con la quale vengono esercitate, cioè per la presenza più o meno rilevante di tale componente organizzativa.
Per completare la definizione e rendere ancor più chiaro il concetto è poi importante capire ciò che differenzia il lavoratore autonomo dall’artigiano: mentre il primo svolge un lavoro prettamente intellettuale e con attrezzature e strumenti di lavoro di carattere accessorio, il secondo invece unisce alle proprie conoscenze l’utilizzo di specifici strumenti e svolge un lavoro dalla forte componente manuale.