Per chiudere il bilancio 2023 e procedere con gli adempimenti di legge in materia di Iva e certificazione dei compensi si richiedono i seguenti documenti di spesa non acquisibili attraverso il sistema di fatturazione elettronica:
- Ricevute per compensi da prestazioni occasionali con ritenuta 20% (oppure per cessione diritti d’autore, o per prestazioni commerciali occasionali); fatture ricevute da soggetti con p. iva forfettaria;
- Altri documenti di spesa fuori campo iva. Ad esempio:
a) ricevute per canoni locazione pagati;
b) spese collegate a utilizzo immobili come rate condominiali, tassa rifiuti (AMA), etc.;
c) premi assicurativi e bolli auto;
d) spese per utenze (telefonia, internet, elettricità, etc.) ev. non intestate alla partita iva ma sostenute in modalità tracciabile;
e) ev. quota annuale ordini professionali e premio RC professionale;
d) acquisti di beni/merci da privati;
e) spese di viaggio inerenti all’attività ed ev. note spese collegate;
f) spese amministrative, per permessi, reversali o altro pagate presso tabacchi o pagoPA, etc.;
g) oneri bancari (commissioni, imposta di bollo sul c/corrente, etc.);
h) qualsiasi altra spesa inerente l’attività ma non transitata per il sistema di fatturazione elettronica.
Si richiede anche il dettaglio degli incassi delle eventuali fatture emesse. In sostanza è necessario sapere se le fatture emesse nel 2023 sono state o meno incassate nell’anno 2023 stesso.
PS: Non si acquisiscono al momento spese mediche, interessi mutuo, spese istruzione, donazioni onlus, detrazioni ristrutturazione, etc. Queste spese verranno eventualmente richieste successivamente per la dichiarazione del redditi.