Obblighi fiscali

Al pari di tutti i contribuenti anche ogni organismo non profit è chiamato a contribuire al bilancio dello Stato. Ai fini fiscali esso viene definito “ente non commerciale” ENC. Ma cos’è un ente. Questa nozione, tipicamente fiscale si può ricavare residualmente dal concetto di Società commerciale: è ‘Ente’ cioè tutto ciò è giuridicamente esistente ma non è “Società”.

Sono pertanto enti non commerciali (ENC) tutte le organizzazioni private che non hanno scopo di lucro.

Le attività istituzionali condotte da un ente non commerciale sono quelle non orientate al profitto e finalizzate al perseguimento degli scopi non lucrativi presenti nello statuto. Accanto ad esse per meglio raggiungere gli scopi istituzionali, è possibile esercitare anche attività commerciali, non prevalenti e subordinate a quelle istituzionali come i mezzi stanno ai fini. Nel momento in cui l’attività commerciale divenisse invece prevalente (quantitativamente e qualitativamente) rispetto a quella istituzionale, allora l’ente cambierebbe natura e verrebbe per ciò fiscalmente equiparato ad un  “ente commerciale’, dunque ad una società.

In sostanza negli ENC si possono avere due tipi di entrata (e conseguentemente di uscita) che vanno in tal modo ad alimentare due distinte settori di attività: uno istituzionale ed uno commerciale, similmente ad una persona fisica che fiscalmente può agire in una sfera privata ed in un’altra – eventuale – di impresa o professionale. Solo le operazioni poste in essere con l’attività commerciale, se esercitate con continuità e professionalità,  rilevano ai fini Iva e generano reddito d’impresa soggetto ad imposizione IRES (Imposta sui REdditi delle Società) e IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive). Le altre rimangono fuori dal campo di applicazione dell’Iva generando altre tipologie di reddito ai fini delle imposte dirette (redditi fondiari, di capitale, redditi diversi). Il reddito complessivo dell’ENC è pertanto dato dalla sommatoria di ciascun tipo di reddito, esattamente come accade per le persone fisiche.

Gli enti non commerciali sono sostituti d’imposta e quindi in tale veste, quando corrispondono compensi o retribuzioni sono tenuti a trattenere e versare le relative ritenute fiscali oltre che ad adempiere agli obblighi contributivi di previdenza obbligatoria previsti dalla legge. L’aspetto retributivo comporta anche un onere fiscale aggiuntivo vale a dire l’imposizione IRAP la quale, oltre a tassare i redditi commerciali, va a colpire anche l’ammontare dei compensi e delle retribuzioni erogate a dipendenti e collaboratori impiegati nell’attività istituzionale.